Tiara di spaghetti, vruoccoli, guanciale e peperone crusco all’aglio

Un po’ di sere fa, La Nù mi sfotteva (e non poco) per la seriosità con cui scrivo gli articoli, a differenza di ciò che predico nel sottotitolo del blog. In pratica si aspettava che io parlassi di enogastronomia in dialetto. E non credo scherzasse.
Quando stamattina ho deciso di scrivere di una mia vecchia ‘rivisitazione’ di un piatto cult campano, il mio pensiero è andato subito a lei, traducendosi nel modificare il nome del piatto.
E a lei dedico l’articolo.

Il cambio è il seguente: rape > vruoccoli. Sì, perché i vruoccoli non sono altro che le rape. Per chi volesse approfondire l’argomento, vi linko l’articolo di Luciano Pignataro ‘Tutto sulle cime di rape’, che mette in gioco anche la famosa variante napoletana (friarielli):

Ricetta cult. I friarielli o i vruoccoli? Tutto sulle cime di rape

Immagine

La spesa | per 2 persone

  • 200 gr di spaghetti
  • 2 mazzetti di vruoccoli (1 kg ca., da pulire)
  • 1 spicchio di aglio
  • 4 fette di guanciale tagliato non troppo sottile (100 gr ca.)
  • 2 peperoni cruschi
  • 2 albumi d’uovo
  • 1 peperoncino
  • olio EVO (10 cl ca.)
  • sale qb

Procedimento
In una casseruola molto capiente, portate ad ebollizione acqua salata dopodiché buttate i vruoccoli (prevalentemente le cime e le foglie più tenere); quando il bollore riprende buttate anche gli spaghetti e scolateli al dente.

Nel frattempo, rosolate il guanciale e il peperoncino tagliato a metà e privato dei semi (che toglierete); usate una padella antiaderente, senza olio.

Montate gli albumi (che avrete messo in frigo per circa un’ora)

Condite la pasta (e i vruoccoli) con l’olio (senza aglio e peperoni), il guanciale e gli albumi e formate le porzioni in ciotole belle coppute. Lasciate riposare il tutto per non meno di due ore, a temperatura ambiente; capovolgete le ciotole in una teglia bassa (le porzioni manterranno la forma della ciotola) e riscaldate in forno a 180°C per circa 20 min, dando alla fine una ‘botta’ di grill (non più di 2 min ma dipende dal tipo di forno che avete).

Intanto, in un padellino, fate rosolare lo spicchio di aglio schiacciato (che poi toglierete) e i peperoni cruschi. Attenzione a togliere l’aglio appena inizia ad imbiondire e i peperoni quando li vedrete leggermente più scuri. Salateli appena scolati, il sale li renderà saporiti e croccantissimi.

Servite in piatto piano con il peperone crusco.

P.S.: ricordate di apparecchiare con forchetta e coltello.

Il vino
Anche se ‘ammorbidita’ dalla pasta, la regina del piatto è comunque la verdura. Per questo consiglio un bianco, di sicuro deciso e strutturato o, non esitate, un rosato (preferibilmente di vitigno Negroamaro)

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