Mezzo mondo è convinto che si tratti di una salsa americana. Invece per quanto possa apparire strano, il ketchup ha origini orientali. Il termine infatti, è preso in prestito dal malese kecap, che era una salsa fermentata di pesce azzurro e acciughe. Nel 1872 Henry J. Heinz crea la sua ricetta aggiungendo aceto, zucchero cipolle e un mix di spezie.
(da “Fritto e mangiato”, di Annalisa Barbagli, ed. Giunti)
La ricetta perfetta | di Annalisa Barbagli (da un articolo di Silvia Fratini per dissapore.com)
6/7 cipolle,
1 kg di passata di pomodoro
un bicchiere di aceto
10 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di sale
un cucchiaino di noce moscata
2 cucchiaini di zenzero in polvere
un cucchiano di paprika piccante
4 chiodi di garofano
2 cucchiaini di senape in polvere
– Taglio sottilemente le cipolle, preferendole di media grandezza e le unisco alla passata di pomodoro.
– Faccio cuocere per circa mezz’ora a fuoco moderato e passo tutto al frullatore. Verso di nuovo in pentola e lascio cuocere ancora per 20 minuti, dopo aver aggiunto l’aceto e lo zucchero.
– Trascorsi i 20 minuti aggiungo il sale e tutte le spezie: noce moscata, zenzero, paprika, chiodi di garofano e senape.
– Faccio addensare ancora 10 minuti e conservo la salsa in frigorifero dentro a barattoli di vetro ermetici sterilizzati (basta lasciarli bollire in pentola per circa 30 minuti).
– Prima di usarla la lascio riposare almeno due giorni. In questo modo il ketchup avrà tempo di insaporirsi per bene.
Revisionismi.
Alcune gastrofanatiche impenitenti suggeriscono di aromatizzare il ketchup con la frutta. Una mela renetta da cuocere con cipolla e passata, o nella versione più piccante che potete immaginare, con peperoncino essiccato e banane mature.
C’è un dottore in sala?
1 Comment