Accompagna divinamente i formaggi stagionati, specialmente quelli grassi.
Esalta gli arrosti di carne ed è deliziosa nel tuo super hamburger con bacon.
Ottima anche da gustare “in solitaria” su una fetta di pane o sull’intramontabile fetta biscottata.
La confettura di arancia, cipolla rossa di Tropea, finocchietto selvatico e pepe nero è davvero strabuona. Nata nel piccolo laboratorio domestico di Villa Anna, dove questo inverno ci siamo rinchiusi con gli urbanisti “rurali” Marialaura e Antonio a sperimentare marmellate e confetture con ingrediente base l’arancia biologica prodotta nel loro maestoso agrumeto. Complice Francesco, farmacista anche esso “rurale”, che, oltre ad essere da anni colonna portante nella cura dell’agrumeto, è stato per noi l’assaggiatore ufficiale di questo esperimento.
E questa confettura in particolare ci è piaciuta così tanto che un pomeriggio, quasi per gioco, l’abbiamo fatta assaggiare a Paolo De Simone, patron di Storie di Pane, la gastronomia (e tante altre cose messe assieme) da lui “fondata” a Vallo della Lucania, dove cultura, ricercatezza e amore per le cose buone, si intrecciano a formare un vero e proprio impero del gusto.
Ed è scoppiato l’amore! Paolo, infatti, ora la confeziona nel suo laboratorio per completare i taglieri di salumi, formaggi e lievitati che propone per accompagnare le bollicine e i vini ai suoi aperitivi gourmand.
Che dire… felicità!
La spesa | per 6 vasetti da 106 ml (120 gr ca.):
- 500 gr di arance bio
- 500 gr di cipolla rossa di Tropea
- 1 kg di zucchero semolato
- 2 cucchiaini di pepe nero macinato fresco
- 5 barbe tenere di finocchietto selvatico
- 10 cl di aceto di vino bianco
- (il succo di) 5 arance bio
- sale qb
- 6 vasetti da 106 ml
Procedimento:
Pulire perfettamente le arance, privandole delle pellicine bianche e dei semi (questi ultimi, metterli in un sacchetto di lino oppure in un filtro in acciaio per aromi. Serviranno nella fase della cottura).
Ridurle in pezzetti.
Mondare le cipolle e tagliarle a fettine sottili.
Mettere in una casseruola antiaderente (ottima se in pietra lavica) le cipolle, salarle, aggiungere l’aceto mandare la cottura fino alla sua completa evaporazione.
Aggiungere le arance (e il succo) e portare a ebollizione a fuoco vivace. Una volta schiumato per bene (almeno 10 minuti), abbassare la fiamma e continuare la cottura per almeno 120 min, o comunque fino a che il composto non risulterà abbastanza denso e cremoso (ma non troppo). Aggiungere anche i semi nel filtro di acciaio o in un sacchetto di lino : questi serviranno ad addensare la confettura, poiché essi rilasciano la pectina, utile al processo di “gelificazione”.
Abbassate al minimo la fiamma (sul fuoco più piccolo che avete), aggiungete la barba del finocchietto selvatico tritata ed il pepe macinato fresco, mescolate bene e invasettate (continuando a tenere la pentola sul fuoco) in vasi di vetro precedentemente sterilizzati*.
Riporre i vasetti capovolti in un cesto o in uno scatolo, avvolti da una coperta. Girarli dopo 30/40 min e continuare a tenerli “al caldo” finché non si siano raffreddati.
* Potete sterilizzare i vasi di vetro a casa, senza l’utilizzo di una macchina professionale: basterà immergerli completamente (coperchi inclusi) in acqua bollente e farli bollire per 20/30 min.
Asciugarli perfettamente e tenerli al caldo fino al loro riempimento.
Io non amo molto lo zucchero, ma adoro l’abbinamento di questi ingredienti, ne farò una composta o una salsa crudista senza zucchero, grazie 🙂