Il biancomangiare è un dolce tipico della Sicilia, compreso nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). Diffuso anche in altre regioni italiane, soprattutto in Valle d’Aosta ed in Sardegna, dove viene chiamato “papai-biancu”, in passato non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Cibo destinato alle classi superiori, prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come petto di pollo, latte, mandorle, riso, zucchero, lardo, zenzero bianco, ecc. Oggi il biancomangiare è prevalentemente conosciuto come dolce: l’ingrediente principale è la mandorla e la regione italiana in cui viene preparato prevalentemente è la Sicilia.
La spesa | per 6-8 persone
- 1 litro di latte di mandorla
- 120 gr di zucchero semolato
- 150 gr di amido di mais
- la buccia di un arancia
- Marmellata di arance
- 1 rametto di rosmarino (e i suoi fiori)
Preparazione:
Scaldare il latte (tenendone da parte 1/2 tazza) con la buccia dell’arancia e lo zucchero. Sciogliere l’amido nella 1/2 tazza di latte, versare il composto nel latte caldo e lasciare addensare mescolando spesso. Levare la buccia d’arancia e versare la crema nelle singole ciotole. Far raffreddare in frigorifero per almeno 5-6 ore. Al momento di servire, guarnire il biancomangiare con i fiori di rosmarino e accompagnarlo con un cucchiaio di marmellata di arance.