Trattoria Corona: la “vera” caponata e la scoperta di un vino che è pura Sicilia.

A cena a Palermo, cercando con perizia una tavola semplice, “tipica”, giovane e minimale: facciamo centro con la Trattoria Corona, additata sul Maps dopo aver letto solo il menu à la carte, senza sbirciare foto né commenti né recensioni, come da nostra abitudine.

Crudo di mare condito con olio nocellara del Belice dell’azienda agricola Terre in Fiore:

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Bucatini con le sarde e spaghetti al nero di seppia (Antico Pastificio Verrigni):

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Pesce capone fritto e in agrodolce:

Quest’ultima portata, essendo un fuori menu, ci ha reso particolarmente felici poiché pare sia la ricetta primordiale della famosa “caponata”: l’etimologia, infatti, pare deriverebbe proprio da “capone”, il nome dialettale della lampuga, pesce che abbondava sulle tavole degli aristocratici e che veniva fritto a pezzettoni e servito con una salsa agrodolce. Il popolo, non potendo permettersi un pesce così costoso, lo sostituì con la melanzana – un prodotto sicuramente più a buon mercato –, dando vita, così, al piatto che ormai tutti conosciamo.

Grazie a questo piatto, in primis, e alla fotografia nitida che il sommelier Orazio ha fatto ai nostri gusti (uniti sicuramente anche a quelli di tutti gli altri piatti scelti), scopriamo un vino sorprendente, buonissimo: il Ciuri di @terrazzedelletna. Un vino bianco (Blanc de Noir) 100% Nerello Mascalese a bacca rossa che grazie alla mineralità del terroir vulcanico, all’altitudine e ai profumi del mare, regala alpalato degli aromi unici. Ha un profumo fresco e vibrante, con toni vegetali che riportano alla salvia e al rosmarino. Un vino denso e succoso che esprime sapori tropicali e agrumati, con una straordinaria chiusura minerale e sapida (caratteristica, quest’ultima, che ricerchiamo spesso e che ci ammalia particolarmente). La cornice perfetta ad un quadro gastronomico che ci ha lasciato un caro ricordo della cucina plermitana semplice e autentica.

Chiudono la cena in grande stile la cassata della mamma e il biancomangiare, accompagnati da una degustazione di amari e digestivi di piccole aziende artigianali locali, con protagonisti – ça va sans dire – le erbe aromatiche locali, i capperi e gli agrumi di Sicilia. Ricordiamo con particolare piacere il liquore Dalloro di Casa Allora, un sincero prodotto artigianale senza additivi chimici e coloranti che esalta le proprietà benefiche e digestive dell’alloro, cresciuto – come l’etichetta stessa recita – ad acqua e sole.

Trattoria Corona

via Guglielmo Marconi 9, Palermo

091 335139

info@coronatrattoria.it

coronatrattoria.it

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